Storia della famiglia 1A cura di Enrica Piscicelli Taeggi, gennaio 2020.
La famiglia de Vito Piscicelli origina dalla estinzione di un ramo della famiglia Piscicelli nella famiglia de Vito.
La famiglia de Vito Piscicelli origina dalla estinzione di un ramo della famiglia Piscicelli nella famiglia de Vito.
I Piscicelli 2Nel tempo il nome della famiglia ha assunto anche le grafie Piscicello, Piscitelli, Piscitello, Pescicelli, Pescitelli, Peyssonel. sono una antica famiglia della nobiltà napoletana, già attestata tra i gruppi parentali dominanti del Ducato bizantino (secoli VIII–XI) 3Michelangelo Schipa. Nobili e popolani in Napoli nel medioevo in rapporto all’amministrazione municipale. Archivio Storico Italiano, 1925, Vol. 83 (Serie 7, Vol. 3), No. 1 (313) (1925). Parte I, pagine 5-6 nota 2., che ha esercitato un ruolo politico e militare preminente nella storia del Regno di Napoli.
Dall’esordio della dinastia normanna (1130) fino a tutto il 1400, nell’avvicendarsi al potere di svevi, angioini e aragonesi, i vari rami della famiglia hanno esteso il loro peso sociale e politico, presenti accanto ai sovrani nelle numerose campagne militari, occupando alte cariche istituzionali ed ecclesiastiche, esercitando il potere signorile e di governo in vari territori del Regno.
Nel corso del ‘500, sotto la sovranità spagnola, vari Piscicelli sono stati presenti nella vita e nelle funzioni di corte a Madrid, segnalandosi al contempo nelle imprese militari dell’epoca. Successivamente la famiglia si è allontanata dalla vita pubblica proseguendo la cura delle proprie attività private.
Annovera 3 Viceré, 8 tra Cardinali, Arcivescovi e Vescovi, oltre 30 feudi.
Il più antico esponente documentato della famiglia (977) è Leodoro Piscicello, generale della cavalleria dell’imperatore Basilio II (r.976-1025) 4Giovanni Antonio Summonte. Dell’historia della città e regno di Napoli, Tomo Terzo. Napoli. Ad istanza di Gio. Domenico Montanaro, Appresso Francesco Savio, 1640. Pag.305 (La copia disponibile in Google Books è tratta dall’esemplare presso la Biblioteca Nazionale di Napoli, nel quale le pagine da 305 a 308 sono mancanti). 5Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci. 1663. Pag.31. 6Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.271..
Leone e Cesareo sono stati Capitani (1131) nelle guerre contro i Saraceni al tempo del re Ruggero II (r. 1130-1154) 7Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.271 . 8Scipione Mazzella. Descrittione del Regno di Napoli. Napoli. A istanza di Gio. Battista Cappello, 1601.Pag.644. .
Riccardo è stato protagonista di numerose imprese militari e ha fatto parte del Consiglio del re Guglielmo II il Buono (r. 1166-1189) 9Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci, 1663. Pag.31 . 10Scipione Mazzella. Descrittione del Regno di Napoli. Napoli. A istanza di Gio. Battista Cappello, 1601.Pag.644 . 11Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.271 ..
Nicola, è stato nominato vescovo di Salerno (ca. 1182) dal Papa Lucio III (r. 1181- 1185), Nel 1187 è stato ambasciatore di Guglielmo II il Buono presso il nuovo Papa Clemente III (r. 1187 -1191) 12Scipione Mazzella. Descrittione del Regno di Napoli. Napoli. A istanza di Gio. Battista Cappello, 1601.Pag.646. 13Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.281. 14Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Gio. Francesco Paci. 1663. Pag.32.. Anche dopo l’avvento dalla dinastia Sveva h conservato carica di arcivescovo di Salerno, che ricopriva nell’anno 1199 15Scipione Mazzella. Descrittione del Regno di Napoli. Napoli. A istanza di Gio. Battista Cappello, 1601.Pag.646 . 16Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.281 . 17Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci. 1663. Pag.32 ..
Jacopo è stato Siniscalco del Regal Hospitio dell’imperatore Enrico VI di Svevia (r. 1195-1197) 18Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.271 . e Costanza d’Altavilla.
Giosuè è ricordato per le sue gesta di condottiero al servizio dell’imperatore Federico II (r.1198-1250) 19Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.271 ..
Giovanni è stato attivo sostenitore del re Carlo I d’Angiò (r. 1266-1285), che ha seguito nell’impresa di Romagna (1272) 20Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci. 1663. Pag.33. in sostegno di papa Gregorio X (r. 1271-1276) cui l’impero contendeva il dominio della regione. Nel 1275 è stato creato dal re Barone di Grotteria 21Scipione Mazzella. Descrittione del Regno di Napoli. Napoli. A istanza di Gio. Battista Cappello, 1601.Pag.644 ..
Alberico è stato Ciambellano di Carlo I d’Angiò e ne ha ricevuto la Baronia di Cinque frondi, e di Mossutto in Calabria 22Scipione Mazzella. Descrittione del Regno di Napoli. Napoli. A istanza di Gio. Battista Cappello, 1601.Pag.644 . 23Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci. 1663. Pag.33 . 24Nicola della Monica. Le grandi famiglie di Napoli, Prima edizione. Milano. Newton & Compton Editori, 1998. Pag. 292..
Pietro detto l’Urtante ha fatto parte del Consiglio del re Carlo II d’Angiò (r. 1285-1309) ed è stato Sindaco della Città di Napoli; nel 1296 è stato Vicario generale dello Stato di Filippo d’Angiò principe di Taranto (r.1294-1332) 25Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci. 1663. Pag.33 . 26Scipione Mazzella. Descrittione del Regno di Napoli. Napoli. A istanza di Gio. Battista Cappello, 1601.Pag.644 . 27Nicola della Monica. Le grandi famiglie di Napoli, Prima edizione. Milano. Newton & Compton Editori, 1998. Pag. 292 ..
Dante Alighieri si riferisce ai Piscicelli come esempio della più illustre nobiltà del suo tempo (Convivio 1303-1308) 28Dante Alighieri. Convivio. Firenze, 1303-1308. Trattato quarto, Capitolo XXIX..
I Piscicelli, ascritti al Seggio nobiliare di Capuana 29Scipione Mazzella. Descrittione del Regno di Napoli. Napoli. A istanza di Gio. Battista Cappello, 1601.Pag.645., nei primi decenni del ‘300 hanno aderito alla aggregazione consortile (Albergo) capeggiata dai Capece preponendone il nome 30Per un chiarimento sulla aggregazione Capece v.: Scipione Ammirato. Delle famiglie nobili napoletane, Parte seconda. Firenze. Amadore Maffi. 1651. Pagg.335, 336.; di seguito alcuni rami della famiglia hanno mantenuto la denominazione Capece Piscicelli 31Nicola della Monica. Le grandi famiglie di Napoli, Prima edizione. Milano. Newton & Compton Editori, 1998. Pag. 292 ..
Tomaso ha ricevuto da Carlo II d’Angiò i feudi di Monte Millolo, dl Sasso e di Aprano. E’ stato vicario generale del Principato di Salerno e compagno de re Roberto d’Angiò (r. 1309-1343) prima e dopo la sua ascesa al trono seguendolo nelle sue imprese di Sicilia e Provenza; ha poi avuto la carica di Viceré e Capitano a guerra della provincia di Abruzzo 32Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci. 1663. Pag.33 . 33Scipione Mazzella. Descrittione del Regno di Napoli. Napoli. A istanza di Gio. Battista Cappello, 1601.Pag.644 . 34Nicola della Monica. Le grandi famiglie di Napoli, Prima edizione. Milano. Newton & Compton Editori, 1998. Pag. 293..
Bartolomeo, fratello di Tomaso, ha fatto parte del Consiglio di Guerra e di Stato di Roberto d’Angiò; è stato da questi inviato a trattare la pace con la Repubblica di Venezia, poi destinato ambasciatore in Toscana e in Lombardia (1331-1332) 35Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci. 1663. Pag.34.; anch’egli Viceré e Capitano a guerra nella Provincia d’Abruzzo succedendo al fratello (1334) 36Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci. 1663. Pag.34 . 37Scipione Mazzella. Descrittione del Regno di Napoli. Napoli. A istanza di Gio. Battista Cappello, 1601.Pag.644 ..
Ligorio è stato Viceré della Provincia di Principato Ultra negli anni 1345-1346 38Scipione Mazzella. Descrittione del Regno di Napoli. Napoli. A istanza di Gio. Battista Cappello, 1601. Pag.645 . 39Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.273..
Giuliano è stato vassallo e capitano del re Carlo III d’Angiò-Durazzo (r. 1381-1386) 40Scipione Mazzella. Descrittione del Regno di Napoli. Napoli. A istanza di Gio. Battista Cappello, 1601.Pag.645 . 41Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.273 ..
Ettore è stato Capitano dei cavalli del re Ladislao di Durazzo (r.1386-1414) a seguito della riforma da questi introdotta nelle milizie del Regno 42Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci. 1663. Pag.37. 43Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.274..
Giacomo è stato molto vicino (forse l’aio) dello stesso Ladislao di Durazzo, per il quale ha combattuto lungamente, assicurando in seguito il suo appoggio anche alla regina Giovanna II (r. 1414-1442) 44Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci, 1663. Pag.37 . 45Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.274 ..
Nicola è stato vescovo di Salerno (1414) 46Scipione Mazzella. Descrittione del Regno di Napoli. Napoli. A istanza di Gio. Battista Cappello, 1601. Pag.646 . 47Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci, 1663. Pag.40..
Diversi Piscicelli hanno sostenuto militarmente e politicamente la causa di Alfonso d’Aragona nella lunga contesa (1435-1442) con gli Angiò francesi per il possesso del Regno: tra questi Stefano, fedele compagno in molte battaglie 48Disposizione 13 agosto 1463 da Ferrante I al figlio Alfonso: in Tommaso de Masi del Pezzo. Memorie Istoriche degli Aurunci. Napoli. Per Giuseppe Maria Severino, Boezio, 1761, pagina 230..
Giovanni è stato uno dei più celebrati capitani del suo tempo. Maestro di Campo del re Alfonso I (r.1442-1458). Successivamente è stato assunto al Supremo Consiglio di Guerra e fatto Capitano di Gente d’Arme e signore di Sant’Angelo dal re Ferdinando I (Ferrante) (r.1458-1494) 49Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci, 1663. Pag.45. 50Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.274 ..
Nicolò, protetto e onorato da Alfonso I, fu Cameriere del papa Eugenio IV (r. 1431-1447), e nominato arcivescovo di Salerno dal papa Niccolò V (1449) 51Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci, 1663. Pag.41. 52Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.281 ..
Rinaldo è stato arcivescovo di Napoli (1451-1458) e nel 1452 ha preso parte all’ambasceria che Alfonso I inviò all’imperatore Federico III di Germania, allora a Roma per ricevere la corona imperiale. Nel 1456 è stato il primo vescovo di Napoli creato cardinale. E’ morto nel 1458 poco dopo aver ricevuto solennemente in Duomo Ferdinando I per la celebrazione della sua ascesa al trono 53Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci, 1663. Pag.41 . 54Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.280..
Piscicella, amata da re Ferrante, cui diede due figli, ha sposato Giovanni di Lagni, signore di Sicignano. Ha ricevuto da Ferrante le terre di Sant’Angelo, di Limosano e di Civita vecchia del Molise 55Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci, 1663. Pag.38. 56Nicola della Monica. Le grandi famiglie di Napoli, Prima edizione. Milano. Newton & Compton Editori, 1998. Pag. 293 ..
Berardo o Bernardo è stato uno dei personaggi di maggior spicco della famiglia nell’età aragonese. E’ stato Sovrintendente delle fortezze di Terra d’Otranto e di Terra di Bari, consigliere di guerra e intimo famigliare di Ferrante I e di suo figlio Alfonso. Questi è stato di Berardo testimone di nozze (1470) e padrino del figlio primogenito, che per primo dei Piscicelli ha portato appunto il nome di Alfonso. Durante la congiura dei Baroni (1485), Berardo, come molti altri Piscicelli, si è schierato con il suo Re 57Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci, 1663. Pag.44-45. 58Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.275.. Vannella, figlia di Berardo, era tra le damigelle che accompagnarono Isabella figlia di Alfonso a Milano per il matrimonio (1488) con Giangaleazzo Sforza 59Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci, 1663. Pag.45 ..
Nel 1463 Bartolomeo, figlio di Stefano, ha ricevuto da re Ferrante l’incarico di raccogliere per la Corona i tributi della provincia di Terra di Lavoro 60Disposizione 13 agosto 1463 da Ferrante I al figlio Alfonso: in Tommaso de Masi del Pezzo. Memorie Istoriche degli Aurunci. Napoli. Per Giuseppe Maria Severino, Boezio, 1761, pagina 230 . 61Terra di Lavoro è la regione individuata alla voce “Terra di lavoro” su it.wikipedia.org.. Un ramo della famiglia Piscicelli si è stabilito in Terra di Lavoro, a Sessa Aurunca, del cui patriziato è divenuta parte, ascritta al seggio di San Matteo 62Tommaso de Masi del Pezzo. Memorie Istoriche degli Aurunci. Napoli. Per Giuseppe Maria Severino, Boezio, 1761, pagina 316. 63Francesco Granata. Ragguaglio istorico della fedelissima città di Sessa dalla sua antica fondazione fino all’anno 1763. Napoli. Nella Stamperia Simoniana, 1763, pagg. (XIX), (XX).. Di Scipione rimane memoria nella torre di difesa di Sessa dalle incursioni saracene da lui fatta costruire privatamente nel 1567 64In contrada Zacconara o Sacconara di Piedimonte di Sessa (41°11’09″N 13°52’56″E).. Il ramo di Sessa si è estinto, come verrà detto più avanti, nella famiglia de Vito.
Scipione è stato vescovo di Troia (1484) 65Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.283..
Roberto è stato arcivescovo di Brindisi e d’Oria nel 1484 66Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.282..
Per tutto il ‘500, in età spagnola, molti membri della famiglia sono stati attivi nelle vicende del loro tempo.
Jacopo è stato arcivescovo di Lecce (1503) 67Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.283 ..
Scipione ha combattuto con l’imperatore Carlo V (r. 1520-1556) contro i Turchi in Ungheria 68Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci, 1663. Pag.45 ..
Ettore è stato arcivescovo di Lanciano (1567) 69Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.283 ..
Alfonso, signore di Frassineto e Grottaglie, è stato letterato di vasta cultura così come generoso uomo d’armi e ha servito a lungo l’imperatore Carlo V nello Stato di Milano; è stato amico e sostenitore di Cosimo de’ Medici, in favore del quale ha preso parte alla battaglia vittoriosa di Serravalle Scrivia contro i francesi comandati da Piero Strozzi 70Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci, 1663. Pag.46. In seguito, attorno al 1587, è stato presente e influente alla corte spagnola del re Filippo II (r. 1556-1598). Tornato a Napoli ha contemperato il servizio al sovrano e l’interesse della città con tale successo da venire indicato quale “Padre della Patria” 71Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci, 1663. Pag.46 ..
Giovanni Bernardino, figlio di Alfonso, è stato splendido signore alla corte di Filippo II, di cui era consigliere e amico; ha servito sotto Giovanni d’Austria nelle guerre contro i Barbareschi (1568-1569) e successivamente nella guerra di Fiandra, cui ha partecipato al comando di duecento archibugieri italiani e dove è caduto (1582) 72Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci, 1663. Pag.46 73Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.278..
Nel 1602 Giovan Vincenzo è stato tra i sette fondatori del Pio Monte della Misericordia, la preminente istituzione caritatevole e assistenziale napoletana tuttora attiva 74Gaetano Sersale. Alcune notizie storiche sopra i primi gentiluomini che fondarono il monte della Misericordia. Napoli. Tipografia di Giuseppe Barone, 1865. Pag.5 – Ristampa Pio Monte della Misericordia. Napoli. Tipografia Enzo Albano, novembre 2013..
Nel corso del’600, con il prolungarsi del governo vicereale, mentre i sovrani spagnoli venivano assorbiti dalle turbolente vicende internazionali, la famiglia ha ridotto la sua presenza pubblica e ha proseguito nei vari rami la cura dei suoi interessi a Napoli e nei luoghi dove questi erano radicati.
Estinti i rami rimasti a Napoli, la famiglia dei Piromallo, discendente da uno di essi per via femminile, ne porta il nome, chiamandosi Piromallo Capece Piscicelli 75Nicola della Monica. Le grandi famiglie di Napoli, Prima edizione. Milano. Newton & Compton Editori, 1998. Pag. 294..
Il ramo di Sessa Aurunca si è estinto nella famiglia de Vito, per il matrimonio (1684) di Giulia Piscicelli con Francesco de Vito 76Nicola della Monica. Le grandi famiglie di Napoli, Prima edizione. Milano. Newton & Compton Editori, 1998. Pag. 294 e i discendenti hanno assunto il nome de Vito Piscicelli. Stabilitisi a Napoli nel ‘700, sono in seguito generalmente stati chiamati anche semplicemente Piscicelli.
– Viceré (non ereditario) della Provincia d’Abruzzo
– Viceré (non ereditario) della Provincia di Principato Ultra
– Patrizio Napolitano
– Patrizio Suessano
– Duca di Capracotta
– Barone di Grotteria
– Barone di Cinque frondi
– Barone di Mossutto
– Signore di Monte Millolo
– Signore di Sasso
– Signore di Aprano
– Signore di Fossaceca
– Signore di Rocca Pimonte
– Signore di Andretta
– Signore di Tramutola
– Signore di Massafra
– Signore di Regina
– Signore di Macchiagodena
– Signore delle Grottaglie
– Signore di Sant’Angelo
– Signore di Lucito
– Signore di Calcabuttaccio
– Signore di Castel di Lino
– Signore di Fagiano
– Signore di S. Giorgio
– Signore di Belvedere
– Signore di Pietr’Abondante
– Signore di Capo di Giove
– Signore di Pizzo
– Signore di Sasso
– Signore di Capochiaro
– Signore di Limosano
– Signore di Civita vecchia
– Signore di Ripalda
– Signore di Chiaravalle
– Signore di Frassaneto
– Signore di Cricigliano
La più antica notizia della famiglia si fa risalire al 1280, quando, regnante Carlo I d’Angiò, Angelo è Secreto di Principato e Terra di Lavoro 77Registri della cancelleria angioina, 1280, B. n. 39, fol. 163 t.185, come riportato in Camillo Minieri Riccio, Memorie della guerra di Sicilia, Archivio Storico per le province napoletane, anno primo-fascicolo I, a cura della Società napoletana di storia patria, Napoli, Editori Detken & Rocholl e F. Giannini, 1876, pag.103, e come riportato in I registri della cancelleria angioina ricostruiti da Riccardo Filangieri con la collaborazione degli archivisti napoletani, volume XXVI, prima parte 1283-1285, a cura di J. Mazzoleni e R. Orefice, Napoli, Accademia Pontaniana, 1979, n.140, pag. 73.. Lo stesso Angelo sarà nominato Tesoriere Regio nel 1284 78Registri della cancelleria angioina, Numero CXIX, Extravagantes XII Indizione, Reg. 45, f. 152 t, come trascritto da Camillo Minieri Riccio (Archivio di Stato Napoli fondo Ricostruzione della cancelleria angioina, busta II in Armadio 1, scaffale E, f. 752 t), come riportato in I registri della cancelleria angioina ricostruiti da Riccardo Filangieri con la collaborazione degli archivisti napoletani, volume XXVII, prima parte 1283-1285, a cura di J. Mazzoleni e R. Orefice, Napoli, Accademia Pontaniana, 1979, n.339, pag. 304..
Nel 1306 Nicola a Gaeta riceve dal re Carlo II d’Angiò terre per sé e i suoi discendenti 79Archivio di Stato Napoli. Registro Angioino Vol.191 Fol. 165 terzo e 166..
Nel 1588 Iacobo a Carinola sposa Pompilia Varengia 80Archivio di Stato Napoli, Servizi amministrativi e finanziari, volume 60. Numerazione dei Fuochi della università di Carinola, anno 1665, Fol. 85, n. ordine 671..
Nel 1650 Carlo, sposata Maria Antonia Castagna, della nobile famiglia di Gaeta, si trasferisce a Sessa.
Nel 1685 Francesco de Vito (n. 1645), patrizio di Sessa 81Real Camera della Sommaria. Numerazione della città di Sessa nell’anno 1693, n.596., sposa Giulia Piscicelli 82Atto 18 giugno 1685 per notaio Antonio Venturelli di Sessa Aurunca. Registro degli atti del notaio Antonio Venturelli, anno 1685, Archivio di Stato di Caserta, Fondo Notai, ex n. corda 396, n. corda 4540, fogli da 174 fronte a 174bis retro., figlia di Antonio, che apparteneva al ramo della famiglia stabilitosi a Sessa Aurunca nel ‘400, e che non aveva eredi maschi 83Nicola della Monica. Le grandi famiglie di Napoli, Prima edizione. Milano. Newton & Compton Editori, 1998. Pag. 294 ..
In seguito a questo matrimonio, con il quale il ramo di Sessa della famiglia Piscicelli si estingue in quella de Vito, la famiglia discendente da Francesco prende il nome de Vito Piscicelli.
– Patrizio Suessano
Antonio de Vito Piscicelli (n. 1690), figlio di Francesco de Vito e Giulia Piscicelli, sposa nel 1717 Nicolina della nobile famiglia di Teano de Mattheis del Giglio.
Il loro figlio Francesco (n. 1721), nel 1747, fatte le prove di “nobiltà generosa”, entra nel Reggimento Nazionale di Capitanata.
A metà ‘700 la famiglia de Vito Piscicelli si stabilisce a Napoli e di seguito è generalmente chiamata anche semplicemente Piscicelli 84Si vedano per tutti: la via Giacomo Piscicelli a Napoli, intitolata a Giacomo (1865-1912), vicesindaco della città dal 1907 al 1911; l’atto di conferimento della Medaglia d’Oro a Maurizio (1871-1917) per l’azione del 24 ottobre 2017 a Caporetto, che lo indica semplicemente come Piscicelli; il bollettino del Comando Supremo 1068 del 28 aprile 1943, che cita Oderisio (1904-1979) per il contrattacco condotto il 25 aprile 1943 in Tunisia che lo indica semplicemente come Piscicelli Taeggi. 85Nicola della Monica. Le grandi famiglie di Napoli, Prima edizione. Milano. Newton & Compton Editori, 1998. Pag. 294 ..
La famiglia si divide in due linee tuttora rappresentate, discendenti da due figli di Francesco: dal figlio, anch’egli Francesco (1765-1833), che sposa nel 1798 Felicia Longobardi de la Cruz Ahedo discende la linea de la Cruz Ahedo; dal figlio Carlo (1781-1850), che sposa nel 1822 Rachele Taeggi, della antica famiglia milanese, discende la linea Taeggi 86Livio Serra di Gerace, Tavole genealogiche, Vol. IV, Napoli, Archivio di Stato, pagina 1436..
La dinastia Savoia ha riconosciuto ai vari rami della famiglia nobiltà e titoli (conte) spettanti sotto le precedenti dinastie e ad alcuni rami ne ha concessi (conte) di nuovi 87Commissione Araldico Genealogica per le Province Napolitane del Corpo della Nobiltà Italiana, Elenco delle famiglie nobili e titolate delle Province Napolitane 2019, Foggia, Claudio Grenzi Editore, 2019..
Nella storia recente della famiglia si segnalano Maurizio (1875-1917), che ha contrastato l’urto iniziale dell’attacco Austro-Tedesco di Caporetto, cadendo alla testa dei suoi uomini (24 ottobre 1917), Medaglia d’Oro 88Mario Muccini. Ed ora, andiamo!, Quarta edizione. Milano. Garzanti editore, 1939. pagg 245-253.; Pietro (1897-1985) che ha fatto parte del comando del reggimento Savoia Cavalleria all’ultima carica della cavalleria italiana a Isbuscenskij (24 agosto 1942) 89Giorgio Vitali. Sciabole nella steppa. Milano, U. Mursia editore. 1976, pag.119.; Oderisio (1904 – 1979) decorato di tre Medaglie d’Argento e delle Croci di Ferro tedesche di 1a e di 2a classe.
Gli esponenti dei vari rami della famiglia sono attualmente stabiliti a Napoli, Roma, Lucca, Bologna, Milano, Parigi, Londra e negli Stati Uniti.
– Conte
– Conte di Collesano
– Nobile dei Conti
– Nobile
References
↑1 | A cura di Enrica Piscicelli Taeggi, gennaio 2020. |
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↑2 | Nel tempo il nome della famiglia ha assunto anche le grafie Piscicello, Piscitelli, Piscitello, Pescicelli, Pescitelli, Peyssonel. |
↑3 | Michelangelo Schipa. Nobili e popolani in Napoli nel medioevo in rapporto all’amministrazione municipale. Archivio Storico Italiano, 1925, Vol. 83 (Serie 7, Vol. 3), No. 1 (313) (1925). Parte I, pagine 5-6 nota 2. |
↑4 | Giovanni Antonio Summonte. Dell’historia della città e regno di Napoli, Tomo Terzo. Napoli. Ad istanza di Gio. Domenico Montanaro, Appresso Francesco Savio, 1640. Pag.305 (La copia disponibile in Google Books è tratta dall’esemplare presso la Biblioteca Nazionale di Napoli, nel quale le pagine da 305 a 308 sono mancanti). |
↑5 | Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci. 1663. Pag.31. |
↑6 | Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.271. |
↑7, ↑11, ↑18, ↑19 | Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.271 . |
↑8 | Scipione Mazzella. Descrittione del Regno di Napoli. Napoli. A istanza di Gio. Battista Cappello, 1601.Pag.644. |
↑9 | Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci, 1663. Pag.31 . |
↑10 | Scipione Mazzella. Descrittione del Regno di Napoli. Napoli. A istanza di Gio. Battista Cappello, 1601.Pag.644 . |
↑12 | Scipione Mazzella. Descrittione del Regno di Napoli. Napoli. A istanza di Gio. Battista Cappello, 1601.Pag.646. |
↑13 | Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.281. |
↑14 | Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Gio. Francesco Paci. 1663. Pag.32. |
↑15 | Scipione Mazzella. Descrittione del Regno di Napoli. Napoli. A istanza di Gio. Battista Cappello, 1601.Pag.646 . |
↑16 | Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.281 . |
↑17 | Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci. 1663. Pag.32 . |
↑20 | Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci. 1663. Pag.33. |
↑21 | Scipione Mazzella. Descrittione del Regno di Napoli. Napoli. A istanza di Gio. Battista Cappello, 1601.Pag.644 . |
↑22 | Scipione Mazzella. Descrittione del Regno di Napoli. Napoli. A istanza di Gio. Battista Cappello, 1601.Pag.644 . |
↑23 | Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci. 1663. Pag.33 . |
↑24 | Nicola della Monica. Le grandi famiglie di Napoli, Prima edizione. Milano. Newton & Compton Editori, 1998. Pag. 292. |
↑25 | Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci. 1663. Pag.33 . |
↑26 | Scipione Mazzella. Descrittione del Regno di Napoli. Napoli. A istanza di Gio. Battista Cappello, 1601.Pag.644 . |
↑27 | Nicola della Monica. Le grandi famiglie di Napoli, Prima edizione. Milano. Newton & Compton Editori, 1998. Pag. 292 . |
↑28 | Dante Alighieri. Convivio. Firenze, 1303-1308. Trattato quarto, Capitolo XXIX. |
↑29 | Scipione Mazzella. Descrittione del Regno di Napoli. Napoli. A istanza di Gio. Battista Cappello, 1601.Pag.645. |
↑30 | Per un chiarimento sulla aggregazione Capece v.: Scipione Ammirato. Delle famiglie nobili napoletane, Parte seconda. Firenze. Amadore Maffi. 1651. Pagg.335, 336. |
↑31 | Nicola della Monica. Le grandi famiglie di Napoli, Prima edizione. Milano. Newton & Compton Editori, 1998. Pag. 292 . |
↑32 | Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci. 1663. Pag.33 . |
↑33 | Scipione Mazzella. Descrittione del Regno di Napoli. Napoli. A istanza di Gio. Battista Cappello, 1601.Pag.644 . |
↑34 | Nicola della Monica. Le grandi famiglie di Napoli, Prima edizione. Milano. Newton & Compton Editori, 1998. Pag. 293. |
↑35 | Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci. 1663. Pag.34. |
↑36 | Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci. 1663. Pag.34 . |
↑37 | Scipione Mazzella. Descrittione del Regno di Napoli. Napoli. A istanza di Gio. Battista Cappello, 1601.Pag.644 . |
↑38 | Scipione Mazzella. Descrittione del Regno di Napoli. Napoli. A istanza di Gio. Battista Cappello, 1601. Pag.645 . |
↑39 | Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.273. |
↑40 | Scipione Mazzella. Descrittione del Regno di Napoli. Napoli. A istanza di Gio. Battista Cappello, 1601.Pag.645 . |
↑41 | Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.273 . |
↑42 | Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci. 1663. Pag.37. |
↑43 | Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.274. |
↑44 | Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci, 1663. Pag.37 . |
↑45 | Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.274 . |
↑46 | Scipione Mazzella. Descrittione del Regno di Napoli. Napoli. A istanza di Gio. Battista Cappello, 1601. Pag.646 . |
↑47 | Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci, 1663. Pag.40. |
↑48 | Disposizione 13 agosto 1463 da Ferrante I al figlio Alfonso: in Tommaso de Masi del Pezzo. Memorie Istoriche degli Aurunci. Napoli. Per Giuseppe Maria Severino, Boezio, 1761, pagina 230. |
↑49 | Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci, 1663. Pag.45. |
↑50 | Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.274 . |
↑51 | Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci, 1663. Pag.41. |
↑52 | Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.281 . |
↑53 | Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci, 1663. Pag.41 . |
↑54 | Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.280. |
↑55 | Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci, 1663. Pag.38. |
↑56 | Nicola della Monica. Le grandi famiglie di Napoli, Prima edizione. Milano. Newton & Compton Editori, 1998. Pag. 293 . |
↑57 | Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci, 1663. Pag.44-45. |
↑58 | Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.275. |
↑59 | Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci, 1663. Pag.45 . |
↑60 | Disposizione 13 agosto 1463 da Ferrante I al figlio Alfonso: in Tommaso de Masi del Pezzo. Memorie Istoriche degli Aurunci. Napoli. Per Giuseppe Maria Severino, Boezio, 1761, pagina 230 . |
↑61 | Terra di Lavoro è la regione individuata alla voce “Terra di lavoro” su it.wikipedia.org. |
↑62 | Tommaso de Masi del Pezzo. Memorie Istoriche degli Aurunci. Napoli. Per Giuseppe Maria Severino, Boezio, 1761, pagina 316. |
↑63 | Francesco Granata. Ragguaglio istorico della fedelissima città di Sessa dalla sua antica fondazione fino all’anno 1763. Napoli. Nella Stamperia Simoniana, 1763, pagg. (XIX), (XX). |
↑64 | In contrada Zacconara o Sacconara di Piedimonte di Sessa (41°11’09″N 13°52’56″E). |
↑65 | Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.283. |
↑66 | Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.282. |
↑67 | Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.283 . |
↑68 | Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci, 1663. Pag.45 . |
↑69 | Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.283 . |
↑70 | Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci, 1663. Pag.46 |
↑71 | Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci, 1663. Pag.46 . |
↑72 | Carlo de Lellis. Discorso delle famiglie nobili del regno di Napoli, Parte Seconda. Napoli. Gio. Francesco Paci, 1663. Pag.46 |
↑73 | Filiberto Campanile. Dell’Armi overo Insegne dei Nobili, Terza impressione. Napoli. Stamperia Antonio Gramignani, 1680. Pag.278. |
↑74 | Gaetano Sersale. Alcune notizie storiche sopra i primi gentiluomini che fondarono il monte della Misericordia. Napoli. Tipografia di Giuseppe Barone, 1865. Pag.5 – Ristampa Pio Monte della Misericordia. Napoli. Tipografia Enzo Albano, novembre 2013. |
↑75 | Nicola della Monica. Le grandi famiglie di Napoli, Prima edizione. Milano. Newton & Compton Editori, 1998. Pag. 294. |
↑76 | Nicola della Monica. Le grandi famiglie di Napoli, Prima edizione. Milano. Newton & Compton Editori, 1998. Pag. 294 |
↑77 | Registri della cancelleria angioina, 1280, B. n. 39, fol. 163 t.185, come riportato in Camillo Minieri Riccio, Memorie della guerra di Sicilia, Archivio Storico per le province napoletane, anno primo-fascicolo I, a cura della Società napoletana di storia patria, Napoli, Editori Detken & Rocholl e F. Giannini, 1876, pag.103, e come riportato in I registri della cancelleria angioina ricostruiti da Riccardo Filangieri con la collaborazione degli archivisti napoletani, volume XXVI, prima parte 1283-1285, a cura di J. Mazzoleni e R. Orefice, Napoli, Accademia Pontaniana, 1979, n.140, pag. 73. |
↑78 | Registri della cancelleria angioina, Numero CXIX, Extravagantes XII Indizione, Reg. 45, f. 152 t, come trascritto da Camillo Minieri Riccio (Archivio di Stato Napoli fondo Ricostruzione della cancelleria angioina, busta II in Armadio 1, scaffale E, f. 752 t), come riportato in I registri della cancelleria angioina ricostruiti da Riccardo Filangieri con la collaborazione degli archivisti napoletani, volume XXVII, prima parte 1283-1285, a cura di J. Mazzoleni e R. Orefice, Napoli, Accademia Pontaniana, 1979, n.339, pag. 304. |
↑79 | Archivio di Stato Napoli. Registro Angioino Vol.191 Fol. 165 terzo e 166. |
↑80 | Archivio di Stato Napoli, Servizi amministrativi e finanziari, volume 60. Numerazione dei Fuochi della università di Carinola, anno 1665, Fol. 85, n. ordine 671. |
↑81 | Real Camera della Sommaria. Numerazione della città di Sessa nell’anno 1693, n.596. |
↑82 | Atto 18 giugno 1685 per notaio Antonio Venturelli di Sessa Aurunca. Registro degli atti del notaio Antonio Venturelli, anno 1685, Archivio di Stato di Caserta, Fondo Notai, ex n. corda 396, n. corda 4540, fogli da 174 fronte a 174bis retro. |
↑83 | Nicola della Monica. Le grandi famiglie di Napoli, Prima edizione. Milano. Newton & Compton Editori, 1998. Pag. 294 . |
↑84 | Si vedano per tutti: la via Giacomo Piscicelli a Napoli, intitolata a Giacomo (1865-1912), vicesindaco della città dal 1907 al 1911; l’atto di conferimento della Medaglia d’Oro a Maurizio (1871-1917) per l’azione del 24 ottobre 2017 a Caporetto, che lo indica semplicemente come Piscicelli; il bollettino del Comando Supremo 1068 del 28 aprile 1943, che cita Oderisio (1904-1979) per il contrattacco condotto il 25 aprile 1943 in Tunisia che lo indica semplicemente come Piscicelli Taeggi. |
↑85 | Nicola della Monica. Le grandi famiglie di Napoli, Prima edizione. Milano. Newton & Compton Editori, 1998. Pag. 294 . |
↑86 | Livio Serra di Gerace, Tavole genealogiche, Vol. IV, Napoli, Archivio di Stato, pagina 1436. |
↑87 | Commissione Araldico Genealogica per le Province Napolitane del Corpo della Nobiltà Italiana, Elenco delle famiglie nobili e titolate delle Province Napolitane 2019, Foggia, Claudio Grenzi Editore, 2019. |
↑88 | Mario Muccini. Ed ora, andiamo!, Quarta edizione. Milano. Garzanti editore, 1939. pagg 245-253. |
↑89 | Giorgio Vitali. Sciabole nella steppa. Milano, U. Mursia editore. 1976, pag.119. |